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Piccola relazione OSNM ed alcuni numeri

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Sono trascorsi circa 19 mesi dall’apertura della nostra organizzazione.

E’ difficile raccontare quello che facciamo ogni giorno, non solo in ambulatorio e per le
strade di Castel Volturno ma anche in Africa. Vogliamo provare però a fare un bilancio anche per i tanti che ci hanno sostenuto.
Sarà un racconto lungo ma ogni punto è per noi una medaglia.

Nel 2021/22 abbiamo aperto 2 ambulatori medici e altri due reparti per la lotta alla malnutrizione negli ospedali nelle zone del Nord e Sud Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, dove l’80% dei bambini soffre ancora di malnutrizione acuta.

Abbiamo portato loro le cure necessarie per far fronte a questa piaga in collaborazione con la Nutriset per poter portare loro cibo e latte terapeutico. I nostri operatori locali sono presenti quotidianamente sul territorio per offrire assistenza alla popolazione locale, con oltre 6700 visite mediche effettuate.

Qui a Kivu abbiamo realizzato anche la costruzione di un pozzo in collaborazione con il coordinamento solidale ed altre organizzazioni umanitarie
Grazie al vostro aiuto abbiamo fornito letti per un ospedale in Burkina Faso e sostenuto un ospedale in Costa D’Avorio fornendo aiuti sanitari.
In Liberia abbiamo attivato progetti di reintegrazione di ex bambini soldato in collaborazione con una ONG locale.

In Senegal siamo stati presenti per due volte negl’ultimi quattro mesi per assistere i bambini orfani di strada.

Abbiamo allestito, in un villaggio in Kenya, un ambulatorio temporaneo, visitando i bambini della scuola e del villaggio e, negli ultimi mesi, abbiamo inviato aiuti sanitari in Ucraina.

In Italia, abbiamo sostenuto oltre 250 famiglie attraverso l’assistenza sanitaria, alimentare, legale, psicologica e vestiario grazie alla nostra sede di Castel Volturno. Qui tantissimi hanno trovato supporto anche all’accesso ai servizi pubblici e assistenza alla genitorialità. Tutto grazie ai nostri sportelli.

Abbiamo visitato e curato l’incredibile numero di 1.000 bambini, distribuendo quasi 3.700 farmaci di varia natura e fornito macchine per aerosol.
Stiamo assistendo più di 50 malati positivi all’HIV/AIDS, scoperti grazie ai nostri test e attraverso la collaborazione di strutture ospedaliere pubbliche. Test fatti mentre fornivamo assistenza alle donne vittime della tratta. Riuscendo, in alcuni casi, a togliere dalla strada più di una ragazza, dando loro la possibilità di cominciare una nuova vita (È di oggi la bellissima notizia che una nostra assistita ha inaugurato un salone di estetica e parrucchiere). A dimostrazione che basta un piccolo aiuto per avere una seconda possibilità nella vita.
Allo stesso modo aiutiamo transessuali e attraverso la mediazione, spiegando quali malattie potrebbero contrarre a causa del loro “lavoro”. Contestualmente distribuiamo preservativi, mascherine e disinfettanti.
Durante la pandemia abbiamo fatto e continuiamo a fare tamponi per la rilevazione del Sars-Cov, curando e assistendo coloro i quali risultano positivi.
Abbiamo distribuito l’incredibile numero di circa un milione tra protezioni, disinfettanti e mascherine continuando a supportare la campagna vaccinale nazionale, con 893 migranti vaccinati grazie alla presa in carico dei nostri mediatori culturali.

Siamo molto orgogliosi di aver potuto aiutare alcuni bambini autistici, attraverso la cooperazione tra i nostri mediatori e la nostra pediatra, a cui va tutta la nostra stima non solo per l’attivo supporto ma anche per la sua umanità!
Grazie Gabriella.
Continuando, abbiamo fornito assistenza ginecologica a donne che non avevano mai avuto visite specialistiche fino a quel momento.
Inoltre i nostri donatori ci hanno aiutato nell’acquisto di 400 zaini, e tutto il materiale necessario ai bambini per poter frequentare le scuole.

Questo, ma anche molto altro, cerchiamo di fare, ogni giorno, sul territorio.
E’ difficile guadagnare la fiducia di queste persone, che sono ai margini della società e che raramente vengono ascoltati.
Noi siamo felici di poterlo fare, di poter avere la possibilità di essere vicino a chi ha
bisogno.

Ovviamente continueremo a perseguire il nostro obiettivo, che prevede l’assistenza, l’aiuto e la cura
di persone che non hanno nulla.

Cito come sempre questa frase!!!

“Come si fa a salvare il mondo?”
Lui rise, mi abbracciò e mi sussurrò
“una persona per volta!

PH Therese Redaelli

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