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Cinque mesi di “Operatori Sanitari nel Mondo” a Castel Volturno

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Dall’apertura del nuovo ambulatorio medico/infermieristico, sono trascorsi circa cinque mesi.

E’ difficile raccontare quel che facciamo ogni giorno in ambulatorio e per le strade di Castel Volturno, ma proveremo a fare un bilancio.

Durante questi mesi, abbiamo sostenuto circa 240 famiglie attraverso la fornitura sanitaria, alimentare, vestiario.

Abbiamo visitato e curato circa 384 bambini, distribuendo più di 700 farmaci di varia natura e 39 macchine per aerosol.

Stiamo assistendo più di 40 malati positivi all’HIV/AIDS, scoperti grazie ai nostri test e attraverso la collaborazione di strutture ospedaliere pubbliche. 

Lavoriamo spesso per strada, fornendo assistenza alle donne vittime della tratta.

Siamo riusciti a togliere dalla strada alcune ragazze, dando loro la possibilità di cominciare una nuova vita.

Allo stesso modo aiutiamo transessuali e attraverso la mediazione, spieghiamo loro le malattie che potrebbero contrarre a causa del loro “lavoro” distribuendo preservativi, mascherine, disinfettanti.

Durante la pandemia abbiamo fatto e continuiamo a fare tamponi per la rilevazione del Sars-Cov, curando e assistendo coloro i quali risultano positivi.

Stiamo continuando a portare avanti la campagna vaccinale, come da disposizioni ministeriali, e siamo riusciti a far vaccinare circa 400 migranti, grazie al lavoro dei mediatori culturali.

Siamo sempre disponibili per spiegare come proteggersi dal Covid, attraverso la prevenzione e distribuzione di materiale sanitario adeguato Siamo molto orgogliosi di aver potuto aiutare alcuni bambini autistici, attraverso la cooperazione fra i nostri mediatori ed il medico presente in ambulatorio.

Abbiamo fornito assistenza ginecologica a donne che non avevano mai avuto visite specialistiche fino a quel momento

La prevenzione, lo sappiamo, è fondamentale nel rilevare patologie più o meno gravi, e poter offrire questa tipologia di assistenza, per noi è davvero importante.

Inoltre i nostri donatori ci hanno aiutato nell’acquisto di 200 zaini, e tutto il materiale necessario ai bambini per poter frequentare la scuola.

Questo, ma anche molto altro, cerchiamo di fare, ogni giorno, sul territorio.

E ‘difficile guadagnare la fiducia di queste persone, che sono ai margini della società e che raramente vengono ascoltati.

Noi siamo felici di poterlo fare, di poter avere la possibilità di essere vicino a chi ha bisogno.

Noi continueremo a perseguire il nostro obiettivo, che prevede l’assistenza, l’aiuto, la cura di persone che non hanno nulla.

Questa è una piccola parte di ciò che accade ogni giorno nel nostro ambulatorio anche grazie ai nostri donatori.

Concludiamo ricordando un episodio accadutoci alle porte della Somalia con un anziano del villaggio:

“Come si fa a salvare il mondo?”

Lui ride, mi abbraccia e mi sussurra:

“una persona per volta!”


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